I colori rossi frusciano e danzano sull'acqua. I colori del cielo fanno eco l'uno all'altro. Ogni colore è come un suono, che cambia all'infinito in risposta agli altri suoni, formando un insieme in risposta agli altri suoni. Il pittore dispone i colori in un modo che, come in un'esibizione di jazz, presenta molte incognite su ciò che si creerà fino all'inizio della performance. La posizione dei colori sullo schermo, la quantità dello stesso colore, l'area, la velocità del pennello, l'ombreggiatura dei colori, l'equilibrio con gli altri colori, gli alti e bassi delle sovrapposizioni, la quantità dei colori sovrapposti, ecc. sono tutti determinati intuitivamente, ma nel tempo. Mentre una sessione di jazz come musica vera e propria richiede un'immediatezza implacabile in termini di tempo, nel caso della pittura c'è un margine di tempo, che invece richiede una durata per continuare a sentire e una vita che permetta una lenta conversazione con il dipinto. Alcuni dipinti sono improvvisati, ma il mio lavoro non lo è, e passo molte volte più tempo a guardarlo che a lavorarci. Credo che questo tempo assoluto trascorso a guardare sia importante e che ci sia sempre un orizzonte che si può raggiungere solo guardando. I colori rossi frusciano sull'acqua. I colori del cielo si fanno eco l'un l'altro. I colori non si mescolano come le vernici, ma ognuno di essi è come un suono, che cambia all'infinito in risposta agli altri suoni, formando l'insieme in modo reattivo. Il pittore dispone i colori in un modo che, come in un'esibizione di jazz, presenta molte incognite su ciò che si creerà fino all'inizio della performance. La posizione dei colori sullo schermo, la quantità dello stesso colore, l'area, la velocità del pennello, l'ombreggiatura dei colori, l'equilibrio con gli altri colori, gli alti e bassi delle sovrapposizioni, la quantità dei colori sovrapposti, ecc. sono tutti determinati intuitivamente, ma nel tempo. Mentre una sessione di jazz come musica vera e propria richiede un'immediatezza implacabile in termini di tempo, nel caso della pittura c'è un margine di tempo, che invece richiede una durata per continuare a sentire e una vita che permetta una lenta conversazione con il dipinto. Alcuni dipinti sono improvvisati, ma il mio lavoro non lo è, e passo molte volte più tempo a guardarlo che a lavorarci. Credo che questo tempo assoluto trascorso a guardare sia importante, e che ci sia sempre un orizzonte che si può raggiungere solo facendolo.